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giovedì 31 gennaio 2013

Buonismo, riso basmati e guacamole

Con questo post inizio la partecipazione ad un contest particolare ideato da Barbara de La tavola rotonda, alla quale devo fare i complimenti per questa interessante iniziativa e per avere la voglia di mettere in discussione il Tutto in cui siamo immersi, partendo innanzitutto da se stessa. Che poi quest'ultima è la cosa più difficile da fare.

Il contest prevede di trattare l'argomento del mese deciso da Barbara abbinato ad una ricetta senza ingredienti di origine animale.

Parlo quindi di buonismo. Nel suo post Barbara fa notare quale sia il vero significato di questa parola: “Ostentazione di buoni sentimenti, di tolleranza e benevolenza verso gli avversari, o nei riguardi di un avversario...”. Diversamente a quanto spesso si intende: “provare un FALSO buon sentimento e sbandierarlo ai quattro venti”.

Ho cercato in rete perché purtroppo quando hanno pubblicato il mio vecchio Devoto Oli il termine ancora non esisteva, e ho trovato diverse definizioni.

Hoepli: s.m., POLIT, spreg. Atteggiamento di benevola apertura e comprensione per tutte le posizioni, accusato di non andare al di là di generici appelli moralistici, capaci solo di produrre compromessi confusi e di basso livello.

sapere.it: n.m. [pl. -i] atteggiamento che, nei rapporti politici, di lavoro, familiari, viene considerato troppo incline alla comprensione e alla collaborazione da chi preferirebbe un comportamento più duro e aggressivo. ¶ Deriv. di buono 1.

wordreference.com: s.m., il comportamento di chi, spec. in politica, si dimostra tollerante nei confronti degli avversari.

corriere.it: s.m., nel l. politico e giornalistico, spesso con valore iron., ampia disponibilità nei confronti dell'avversario. a. 1993.

wiktionary.org: m (pl: buonismi) atteggiamento di chi attraverso parole o azioni vuole essere (o apparire) buonosempre e comunque, più preoccupato ad ottenere una buona valutazione dagli altri.

dizionario-italiano.org: sostantivo maschile, nel linguaggio politico e giornalistico, spesso con valore ironico, ampia disponibilità nei confronti dell'avversario.

Sembra quindi che possa avere un significato ironico, nascosto o mal giudicato, attribuito non da chi agisce in modo buonista, bensì da chi lo percepisce e lo etichetta.

Quindi se da un lato è vero che l'atteggiamento buonista potrebbe nascondere falsità, ma come del resto qualsiasi altro comportamento umano, sembra che l'aspetto particolare del buonismo sia che chi lo percepisce lo fa in maniera negativa, con malizia. A questo punto ci sarebbe da fare le pulci all'osservatore del buonismo, e chiedergli: perché percepisci male il comportamento buonista? Cosa ti turba in esso? Forse vorresti riuscire ad esternare del buonismo che una parte della tua persona tiene nascosto?

Dalle definizioni, a parte quello di wiktionary.org, si evince che il vero significato di buonismo nasconde un sentimento molto profondo e spirituale, la compassione e l'Amore verso il proprio “nemico”. Questa non è affatto una cosa da poco. È il fine ultimo dell'evoluzione umana, arrivare ad Amare talmente tanto da poter Amare anche i propri nemici o chi è molto diverso da sé.

Il fatto che questo possa essere ostentato, essendo un sentimento molto potente, coinvolgente e fuori dal comune, potrebbe ancora far parte del punto di vista di chi lo percepisce. Per una persona non abituata a provare sentimenti di compassione, come potrei essere io, conoscere e vedere l'Amore che Madre Teresa di Calcutta ha provato per i suoi fratelli terrestri con cui è venuta in contatto, potrebbe essere percepito come ostentazione, in realtà è semplicemente la massima espressione del sentimento più grande e nobile che esiste nell'Universo. Ed essendo raro risulta come un'ostentazione.

Se questo fosse il suo vero significato, io vorrei essere buonista, ma non lo sono. O lo sono solo in piccola parte.

Ho provato a ragionare un po' sul significato di questo termine moderno, e su come è usato e percepito nella società, ma sicuramente si potrebbe dire molto di più arrivando anche a conclusioni molto diverse dai miei ragionamenti in quanto il significato di questo termine sembra essere molto poco deterministico, soprattutto su come viene percepito.


A questo punto è arrivato il momento della ricetta!

La scelta è ricaduta su un riso basmati accompagnato da guacamole. Visto la diversità che ci può essere tra il comportamento buonista reale e come viene maliziosamente percepito, oppure, nel caso il soggetto buonista fosse in malafede, tra ciò che ostenta e ciò che sente realmente nel cuore, ho scelto questa ricetta perché abbina un alimento crudo ed uno cotto, molto diversi tra loro, che non avevo mai visto abbinati. Una sorta di Tao, senza esagerare! :D



L'abbinamento crudo e cotto nello stesso piatto lo trovo molto intrigante e sfizioso, capace di esaltare entrambe le pietanze, come la pizza con le verdure crude da sgranocchiare, fantastica!

Vediamo quali sono gli ingredienti per questo riso con guacamole.

Per il riso:
  • 100 gr. di riso basmati integrale
  • 2 o 3 carote
  • semi di cumino qb
  • curcuma qb
  • olio evo qb


Per la salsa guacamole:
  • 1 avocado
  • 2 peperoni
  • 2 pomodori medio piccoli
  • 1/2 porro o cipolla
  • 1 spicchio di aglio tritato
  • peperoncino qb


Il procedimento è molto semplice. Bollire il riso basmati integrale in acqua e quando è quasi cotto (o anche un po' meno) scolarlo e aggiungere nella sua pentola le carote tagliate fini fini, i semi di cumino e la curcuma. Far cuocere un po' per far rammollire un po' le carote e per far amalgamare gli ingredienti (far far far...), eventualmente aggiungere un po' d'olio evo.

Intanto in un mixer da cucina mettere l'avocado sbucciato e denocciolato fatto a pezzetti, i peperoni, i pomodori, il mezzo porro o cipolla, lo spicchio d'aglio tritato se piace, e il peperoncino in polvere. Accendere il mixer e wrooooooommmmmm!!!!! Guacamole pronto! In questa versione è anche abbastanza soft.

Quando il riso e le carote sono pronti servirli in un piatto accompagnati dalla salsa guacamole e adornati per esempio da qualche puntarella cruda.


E adesso non dite che il riso fa finta di ridere, il guacamole gioca a fare l'avocado e le puntarelle non sono a punta eh! Va bene non essere buonisti, ma questa è malizia! ;)



2 commenti:

  1. uè ma qui non si scherza un cacchio è!!!!!
    Seriamente carissimo Epi, sono molto felice della tua partecipazione. Ti leggo sempre come sai e ti ho confessato tempo fa che il mio non commentare spesso è dato dal non voler far capire a tutti la mia tremenda ignoranza e stupidità: se sto zitta (parafrasando qualcuno) lascio il dubbio, se parlo, tutti comprendono e non ho più scampo.
    Un brazie di cuore Epi mi piace molto il modo in cui hai trattato l'argomento e mi piace da matti la ricetta (adoro avocado e basmati) ♥

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    Risposte
    1. Ahahahahah!!! :D:D
      Eh no che non si scherza! :)
      Grazie Barbara, sono felice anche io di partecipare. Quando ho letto dell'iniziativa mi è sembrata subito molto interessante, un contest diverso dal solito che unisce ricette a discorsi un po' più impegnati.
      Tu leggi B e se vuoi commenta pure, anche fosse contro quello che scrivo. Alcuni argomenti che tratto sono talmente "strani" che non è facile sapere di cosa si stia parlando con precisione, e un granchio potrei prenderlo. L'unica cosa su cui sono sicuro è che qualcosa di grosso e non molto bello stanno combinando, sopra le nostre teste e sotto i nostri mari, e i media sicuramente non ci possono dire la verità.
      Credo sia una fortuna poter vivere in quest'epoca di rinnovamento, aver vissuto il 2012 è stato un grande onore. Certo che sembra di essere dentro un film però! Altro che Cloud Atlas! :D

      Sono contento che ti sia piaciuto il post e anche la ricetta, ne ho altre con l'avocado da postare che però sono più delle sRicette ;)

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