Ultimi post

vuoto


Cerca nel blog

venerdì 30 novembre 2012

Studio shock: le mammografie sono una bufala medica

EpiPrefazione

1) Negli ultimi anni si parla molto di cancro e non di tumore, probabile che oramai per fare paura alle persone i medici debbano usare per forza la prima parola che spesso non si nomina nemmeno, meglio dire "brutto male"... non si sa mai. Non credo però sia sempre corretto in quanto se un cancro esiste significa che vi è stato un processo tumorale in corso. Ma tumore fa poca paura, non è più di moda. Riflettiamoci.

2) Tu che stai leggendo di qualunque estrazione sociale sia, qualunque stile di vita segui, in qualunque nazione tu sia, a meno che sia esiliato su qualche monte del Tibet dove aria e acqua sono pure e cristalline (e non credo che saresti davanti ad un pc a leggere questo blog ma tutto è possibile), vivi in un mondo molto inquinato. E se il mondo è inquinato lo sei anche tu. Dentro e fuori. Difficile stabilire quanto, ma visto che sei inquinato, il tuo corpo qualche errore lo può compiere, e può generare qualche manciata di cellule tumorali. E magari lo può fare tutti i giorni, e tutte le ore..... ma la Natura è perfetta, non sbaglia mai. E perché non muori di tumore ogni giorno che passa? E perché non muori di tumore ogni ora che passa? Innanzitutto perché si muore una volta sola fisicamente e sei stai leggendo questo post credo che tu non sia morto. E perché non sei già morto? Perché la potenza e la perfezione della Natura ha fatto in modo che tu abbia un'armata, una corazzata, uno stormo, uno sciame, un branco, un'orda che ti protegge. Si chiama Sistema Immunitario e personalmente ritengo che sia la più razionale e potente manifestazione di Dio. La cellula tumorale viene semplicemente identificata e fagocitata. Se così non fosse su questo pianeta la razza umana non ci sarebbe da un pezzo..... e forse altre specie animali non sarebbero così scontente.....

3) Come fare a potenziare il Sistema Immunitario? Innanzitutto adottando uno stile di vita che eviti di depotenziarlo in quanto Lui di base è già potentissimo. Sii più naturale possibile e meno industriale possibile. In tutti i sensi (per esempio abolendo completamente e senza ripensamenti gli zuccheri industriali, andando a letto presto...). Ma cosa significa essere più naturale possibile lo devi ricercare dentro di te..... attenzione: la risposta può essere sbagliata (Quelo insegna ;)).

Buona lettura!
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

DI MIKE ADAMS naturalnews.com Studio shock: Le mammografie sono una bufala medica, oltre un milione di donne americane danneggiate da “trattamenti” non necessari per tumori che non hanno mai avuto.

La mammografia è una crudele bufala medica. Come ho descritto qui su Natural News più di una volta, lo scopo principale della mammografia non è “salvare” donne dal cancro, ma reclutarle come falsi positivi per spaventarle e portarle a sottoporsi a trattamenti costosi e tossici come la chemioterapia, le radiazioni e la chirurgia.

Il “piccolo sporco segreto” dell'industria del cancro è che proprio gli stessi oncologi che terrorizzano le donne con la falsa credenza di avere un cancro sono quelli che realizzano enormi profitti vendendo loro i chemioterapici. Il conflitto di interessi e l'abbandono dell'etica nell'industria del cancro lascia senza fiato.

Ora, un nuovo studio scientifico ha confermato esattamente quello da cui ho messo in guardia i lettori per anni: la maggior parte delle donne con “diagnosi” di cancro tramite mammografia non hanno mai avuto il cancro, ed è solo l'inizio.

Il 93% delle “diagnosi precoci” non ha alcun beneficio per il paziente

Questa è la conclusione del pionieristico studio pubblicato sul New England Journal of Medicine. (1)

“Abbiamo riscontrato che l'introduzione dello screening ha portato 1,5 milioni di donne alla diagnosi di cancro alla mammella in fase iniziale” scrive il co-autore dello studio Dr. Gilbert Welch.

Ora, a prima vista questa potrebbe sembrare una buona notizia. Potreste pensare “Beh, la diagnosi precoce salva delle vite, proprio come ci hanno detto Komen e le associazioni no-profit riguardo il cancro”. Ma sbagliereste. Come scoperto dal team del Dr. Welch, virtualmente non vi è stata riduzione degli stadi terminali del cancro alla mammella a partire da tutte queste diagnosi precoci, e questo significa che alla maggior parte delle donne a cui è stato detto di avere il cancro alla mammella dopo una mammografia è stato mentito.

Così continua il dottore
“Abbiamo scoperto che ci sono state solo 0,1 milioni di donne in meno con una diagnosi di cancro alla mammella in fase terminale. La discrepanza significa che c'è stata molta diagnosi inutile ed esagerata: a più di un milione di donne è stato detto di avere un cancro in fase iniziale –molte delle quali hanno subito chirurgia, chemioterapia o radiazioni per un cancro che non le avrebbe mai fatte stare male. Anche se è impossibile sapere chi siano queste donne, il danno è evidente e serio".

Si, lo è. Infatti, se fate il calcolo, 0,1 milioni di donne in meno con un cancro in fase terminale rispetto ad 1,5 milioni di diagnosi precoci significa che si ha avuto un falso positivo nel 93% dei casi; questo significa che non si sarebbe in ogni caso arrivati alla fase di cancro terminale.
 
Chemioterapia, radiazioni e chirurgia oncologica sono in gran parte bufale

Secondo quanto detto dagli scienziati, “il cancro alla mammella è stato over-diagnosticato (cioè sono stati trovati tumori in fase di screening ma questi non avrebbero mai portato a sintomi clinici) in almeno 1,3 milioni di donne americane negli ultimi 30 anni.”

Gli oncologi di queste donne hanno mentito: “se non acconsentite al trattamento, morirete entro sei mesi” (o due anni, o qualsiasi tipo di scansione fraudolenta essi usino).

Sotto la minaccia di questa paura, la maggior parte delle donne si piegava e acconsentiva a iniziare il trattamento – spesso nello stesso giorno della falsa diagnosi. Questo cosiddetto trattamento consiste in una iniezione di sostanze chimiche mortali che fanno la fortuna degli oncologi che le vendono ai loro stessi pazienti. Si, è così: le cliniche oncologiche e i centri di trattamento del cancro fanno profitti enormi sui chemioterapici che vendono ai loro pazienti – gli stessi pazienti che spaventano e dirigono verso il trattamento con mammografie falsamente positive.

Ignorando il quasi totale fallimento della mammografia da un punto di vista scientifico, la propaganda continua a spingere verso questa tecnica in maniera assordante. Come il Dr. Welch spiega in questo articolo del New York Times (2):
“Nessun altro test clinico è stato tanto pubblicizzato come la mammografia – gli sforzi sono andati oltre la persuasione e sono arrivati alla coercizione. E chi la proponeva ha usato le più fuorvianti statistiche di screening a disposizione: i tassi di sopravvivenza. Una recente campagna Komen esemplifica questo aspetto: in breve, dite a chiunque che ha il cancro, e i tassi di sopravvivenza aumenteranno a dismisura.”

Komen for the cure, ovviamente, è stata scoperta a mentire sui presunti “benefici” della mammografia (3). Il loro trucco statistico frega la maggior parte delle donne, tristemente, e le convince a subire chemioterapie tossiche per un cancro alla mammella che non hanno mai avuto.
 
Lo starnazzare dell'oncologia moderna

Quando le donne iniziano una chemioterapia per un cancro che non hanno iniziano anche a sperimentare quello che gli oncologi chiamano “sintomi del cancro”. I capelli cadono. L'appetito scompare. I muscoli si atrofizzano. Diventano deboli, confuse e cronicamente stanche. Il dottore del cancro dice poi loro “devi essere forte per sopportare tutto questo mentre le medicine fanno effetto”

Pure chiacchiere! Potreste fare meglio invocando il voodoo o semplicemente sperando di guarire. Perché tutto quel che gira attorno all'esperienza del cancro nella medicina moderna –la diagnosi, il trattamento, le autorità sanitarie-- è maliziosamente fabbricato per generare un profitto all'industria del cancro.
 
“Migliori” tecnologie portano a più falsi positivi

Non c'è miglior esempio delle chiacchiere della medicina moderna che quello dell'industria del cancro. Armato con le ancora-più-precise macchine per la mammografia, il tasso di falsi positivi ha sfondato il soffitto.

Come il Dr. Welch scrive sul New York Times (4):

Sei anni fa, un follow up a lungo termine di un trial randomizzato mostrò come un quarto dei tumori riscontrati con lo screening fosse un caso di over-diagnosi. Questo studio rifletteva le potenzialità dei macchinari degli anni 80. I nuovi macchinari digitali riscontrano molte più anormalità e le stime dell'over-diagnosi sono salite compatibilmente: ora siamo probabilmentee tra un terzo e metà dei tumori diagnosticati con questa metodica.

Capito la storia? Molte delle diagnosi di cancro da mammografia sono false. Ma sono un'ottima tecnica di terrorismo per trovare donne-adepte a quello che può solo che esser chiamato “culto del cancro” dove vengono manipolate fino ad auto avvelenarsi con le medicine. Verranno più tardi chiamate “sopravvissute al cancro”, se il veleno non riuscirà ad ucciderle.

Queste sopravvissute al cancro, ovviamente, sono vittime di un malizioso culto medico che io chiamo “culto di Komen”. In quasi tutti i casi non è stato il cancro ad ucciderle, ma il trattamento!
 
Il culto di Komen

Le persone di oggi storcono il naso al suicidio di massa del 1978 del culto di Jim Jones pensando “come è possibile che i membri siano stati tanto stupidi da avvelenarsi a morte da soli?”

Guardatevi attorno gente, perché l'industria del cancro ha preso la stessa formula di quel culto e l'ha moltiplicata per un milione. Il “culto di Komen” è una versione moderna del culto suicida di Jim Jones. Si tratta di un culto dove le persone “credono” nella promessa di salvezza di un indottrinamento chimico ma che in realtà si vedono dare morte, dolore, sofferenza e umiliazione. (Molti chirurghi oncologici hanno letteralmente amputato mammelle a seguito di diagnosi falsamente positive, sfigurando quelle donne per il resto della vita)

Una delle caratteristiche chiave di questo culto è l'adorazione dell'auto-mutilazione. Non si tratta solo di donne che vengono manipolate fino a farsi amputare le mammelle dai chirurghi; si tratta anche di donne manipolate fino a farsi iniettare veleni mortali che distruggono i loro reni, i loro fegati e i loro cervelli. L'effetto collaterale numero 1 della chemioterapia, peraltro, è il cancro.

Come ogni culto, quello dell'industria del cancro spinge su una propaganda carica di contenuto emotivo e su simboli potenti (i fiocchi rosa). Milioni di donne vengono innocentemente intrappolate in manifestazioni e raccolte fondi, apparentemente senza indizio del fatto che la maggior parte dei soldi per le “cure” finisce col pagare altre mammografie e quindi altre false diagnosi che costringeranno ancora più donne a cadere nel racket.

Così, le stesse donne che partecipano alle raccolte fondi in questi eventi promossi dal culto dei fiocchi rosa, stanno partecipando a pagare le macchine per le mammografie che recluteranno altre donne nello stesso culto tramite diagnosi inutili seguite da “campagne di paura e terrore” portate avanti dagli oncologi. Quel che oggi l'industria del cancro sta facendo è, senza mezze misure, un crimine contro le donne. Si tratta anche di una forma di mutilazione culturale nei confronti delle donne, più o meno come abbiamo visto con gli Aztechi, i Maya e varie culture africane durante il corso della storia.

Il culto di Komen è un'operazione criminale? Quasi certamente. Su base scientifica? Neanche per sogno. Non esiste nulla di scientifico nella moderna industria del cancro se non la scientifica manipolazione delle paure e delle emozioni femminili. Quel che manca a Komen e all'industria in campo etico, scientifico o dei fatti viene ampiamente bilanciato dalle tattiche di influenzamento linguistico, di coercizione e di delibera menzogna sui benefici della mammografia.

L'industria del cancro non è un business della cura del cancro, in fin dei conti; di fatto è il business della propaganda del culto del cancro. Come spiega il Dr.Welch:

“I sostenitori dello screening incoraggiano il pubblico a credere in due cose false e conosciute come tali. Primo, che ogni donna che ha avuto il cancro diagnosticato con una mammografia ha avuto la sua vita salvata (pensate a quelle T-shirt con scritto “La mammografia salva le vite. Io ne sono la prova”). La verità è che queste “sopravvissute” sono molto più probabilmente vittime di over-diagnosi.

Così, tutte quelle donne che marciano indossando le T-Shirt rosa che dicono “la mammografia salva la vita” stanno in realtà dichiarandosi come vittime incoscienti di una campagna scientifica mirata alle donne e tesa a spaventarle e portarle verso trattamenti che non necessitano e che le mutileranno con farmaci tossici o bisturi chirurgici.

Se quelle magliette dicessero la verità, dovrebbero dire “Sono sopravvissuta all'industria del cancro”

La grande domanda in tutto questo, ovviamente, è: per quanto tempo la cultura occidentale continuerà a vivere sotto l'influenza del culto di Komen? Quanti altri milioni di donne dovranno sacrificarsi sotto le chiacchiere della mammografia e la truffa dell'oncologia moderna?

Ma soprattutto, perché le famiglie consentono alle loro madri, figlie, zie e nonne di essere avvelenate e mutilate proprio davanti ai loro occhi standosene sedute ascoltando le finte autorità mediche che di fatto praticano nulla più che chiacchiere?
 
L'oncologia moderna è il medioevo della medicina occidentale

Verrà il giorno, come ho predetto più volte, in cui la moderna pratica della chemioterapia verrà relegata nei libri di storia come malasanità insieme al respirare vapori di mercurio o al rimuovere chirurgicamente organi del corpo per curare malattie psichiatriche. Fino a quel giorno, un numero incalcolabile di donne innocenti verrà ingannato e portato alla mutilazione, all'intossicazione chimica e alle radiazioni da dottori malvagi che francamente non si interessano minimamente di quante donne mutilano o uccidono fintanto che questo viene loro rimborsato.

Questa è la verità sull'industria del cancro che non sentirete da Komen (ne da qualsiasi altro adepto del culto del fiocco rosa)
La conclusione dagli autori dello studio

Nonostante il sostanziale incremento delle diagnosi di cancro alla mammella in fase iniziale, lo screening mammografico ha solo marginalmente ridotto il numero di donne che si presentano con un cancro avanzato. Anche se non è chiaro quali fossero le donne realmente affette, questo squilibrio suggerisce una sostanziale over-diagnosi in circa un terzo delle nuove diagnosi e che lo screening ha, nella migliore delle ipotesi, solo un minimo effetto sui tassi di morte da carcinoma alla mammella.

Mike Adams
Fonte: www.naturalnews.com

27.11.2012

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SEBASTIANO SENO


Incidenza tumori tra coloro che non mangiano proteine animali

Una ricerca effettuata su persone Avventiste che seguono diversi stili alimentari conferma che meno proteine animali si mangiano più il rischio di cancro diminuisce.

Tutti i se e le puntualizzazioni su quanto questa ricerca possa essere considerata scientificamente rilevante la lascio all'articolo stesso, che mi sembra molto equilibrato nei modi e nelle conclusioni. Sottolineo solo il fatto che può essere considerata una ricerca di parte visto che è stata effettuata dalla Loma Linda University che è un'istituzione della Chiesa Avventista.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

(fonte: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11142)


DI CARLO MARTINI
ComeDonChisciotte

AGGIORNAMENTO: Oltre ad alcune modifiche minori, è stato aggiunto link alla versione integrale del testo, ed una nota sulla Loma Linda University rispetto all'accusa di "bias".

La pubblicazione che il movimento vegetariano e i suoi detrattori attendevano da decenni è finalmente arrivata: dati concreti, oggettivi e significativi sull'incidenza dei tumori tra i vegan.

L'articolo scientifico (qui la versione integrale) è stato curato da un team di ricercatori della Loma Linda University, e pubblicato su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention, rivista dell'American Association for Cancer Research, co-sponsorizzata dall'American Society of Preventive Oncology.

Tra i 69.120 Avventisti che vanno a comporre lo Adventist Health Study 2 (uno dei più grandi studi di popolazione di sempre), dopo aver distinto e comparato onnivori, latto-ovo-vegetariani, "pesco-vegetariani", "semi-vegetariani" e vegan, questi ultimi sono risultati l'unico gruppo tra questi con una ridotta incidenza complessiva di tumori, indipendentemente dal genere sessuale, ma in particolare per i tumori femminili (ginecologici e della mammella), anche dopo la miriade di aggiustamenti statistici prodotti sui dati (etnia, storia familiare di tumori, livello educativo, abitudini di fumo, consumo di alcool, età al menarca, gravidanze, allattamento, uso di contracettivi orali, terapia ormonale sostitutiva e menopausa).

Questi risultati sono di enorme rilevanza per la salute pubblica internazionale se consideriamo che gli Avventisti (indipendentemente dal modello alimentare seguito) sono già di per sè un gruppo sociale a basso rischio di tumori rispetto alla popolazione generale e che la pubblicazione arriva a solo 4 anni dall'inizio dello studio, quando per rilevare a fondo l'incidenza dei tumori sono spesso necessari anche decenni prima di avere campioni significativi.

La protezione per i tumori della dieta vegan va ad aggiungersi a quella per obesità, diabete mellito di tipo 2, iper-tensione, diverticolite e cataratta già emersa negli ultimi anni.

Manco a dirlo, come risulta da una ricerca su Google News, la vergognosa stampa italiana, ivi compresa quella della cosiddetta "divulgazione scientifica", non ha pubblicato una sola riga sulla questione, in modo da non rendere nemmeno necessaria la pronta smentita di Calabrese, Ghiselli e il sedicente Istituto Nazionale per la Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione, nella cui home-page campeggia attualmente un bello spot ai salumi italiani.

Oggigiorno, a questa "civiltà" urbana e alla sua violenza fagocitatrice verso umani, altri animali e gli ecosistemi stessi, ci si può ancora ribellare avendo l'unica forza delle proprie scelte quotidiane: la scienza epidemiologica ci indica una possibile via.

Carlo Martini
www.comedonchisciotte.org
28.11.2012

NOTA (29.11.2012):
È indubbiamente vero - come fatto notare da alcuni commentatori - che la Loma Linda University è un'istituzione della Chiesa Avventista, ma - come si può leggere nelle pagine della Seventh-day Adventist Dietetic Association - la congregazione NON supporta la dieta vegan, bensì quella latto-ovo-vegetariana.

Facciamo anche notare che i casi di tumore sono stati documentati dai registri oncologici dei singoli stati americani e che lo studio non è frutto della sola Loma Linda, visto che i finanziamenti vengono anche da alcune delle più importanti istituzioni al mondo per la ricerca in ambito biomedico-nutrizionale (National Institutes of Health, U.S. Department of Agriculture e - soprattutto - World Cancer Research Fund), che considerano questo studio come parte dei loro stessi progetti di ricerca

lunedì 26 novembre 2012

Alimenti cotti e pancreas



Nel 1940 il Dr. Howell si pose la seguente domanda: "Le malattie degenerative croniche sono imputabili ad una grave carenza enzimatica?". Per dare una risposta a tale quesito, egli trascorse il resto della propria esistenza a reperire e documentare materiale clinico in tutto il mondo, concludendo infine con un deciso "Sì!" Egli scrisse due libri sul lavoro di tutta la sua vita: Food Enzymes for Health (La salute con gli enzimi dagli alimenti), Longevity (Longevità) ed Enzyme Nutrition (Nutrizione enzimatica), le cui pagine contengono alcune delle più importanti rivelazioni su enzimi, nutrizione e fisiologia.

Il Dr. Howell notava che tutti i mammiferi dispongono di uno stomaco predigestivo, che definì "stomaco dell'enzima alimentare". Negli esseri umani esso corrisponde alla sezione superiore dello stomaco, il Fundus o porzione cardiaca, dove gli enzimi presenti negli alimenti crudi predigeriscono quanto è stato ingerito; gli enzimi secreti dalle ghiandole salivari e da altre ghiandole predigeriscono analogamente parte del cibo cotto consumato.

Ad ogni modo, quando si mangiano alimenti cotti, gli enzimi deputati a digerirli vengono prodotti da altri organi, processo che determina un costante drenaggio di enzimi dal Sistema Immunitario e da altri organi; quando tutto questo si verifica nell'arco di un'intera esistenza, gli organi deperiscono e vengono sopraffatti dalla "malattia".

Howell prendeva in esame l'ipertrofia degli organi, notando che qualsiasi organo o ghiandola produce una maggiore quantità di cellule, aumentando così di dimensioni, poiché gli stimoli a cui è sottoposto ne eccedono le capacità operative; in particolare egli scoprì che, in rapporto al peso corporeo, il pancreas umano era 2-3 volte più pesante e grande rispetto a quello degli altri mammiferi, attribuendo la causa di tale caratteristica al consumo di un'eccessiva quantità di alimenti cotti.

Quando gli enzimi adibiti alla digestione non sono presenti nello stomaco il cibo passa nel duodeno, porzione superiore dell'intestino tenue, nel quale gli enzimi secreti dal pancreas digeriscono il cibo stesso; questo è quanto viene comunemente insegnato nelle scuole di medicina.

E se invece il pancreas non fosse preposto ad essere il principale organo digestivo produttore di enzimi? E se il processo digestivo fosse destinato ad espletarsi nello stomaco, con alimenti ricchi di enzimi?

Il Dr. Howell citava studi indicanti che le cose stavano proprio in questi termini. Dal momento che il cibo non viene digerito nello stomaco, come predisposto da Madre Natura, il fardello viene scaricato sul pancreas, determinandone l'ipertrofia; se tale situazione si protrae per un periodo prolungato può provocare pancreatite ed altre affezioni più gravi.

Nel contesto delle funzioni del sistema immunitario, le proteine sono l'elemento nutritivo più essenziale; da esse dipendono i globuli bianchi, i complementi cellulari e molti altri aspetti di tale sistema. Gli enzimi stessi sono composti da proteine e minerali; inoltre il Dr. Howell ci rammenta di questa "energia vitale" insita in essi.

Queste microscopiche entità da cui dipendiamo hanno un qualcosa di natura quasi misteriosa. Vari globuli bianchi utilizzano gli enzimi per digerire, letteralmente, quello in cui si imbattono all'inteno del nostro organismo; questi processi sono noti come pinocitosi e fagocitosi.

Dopo aver fagocitato un allergene o agente patogeno nocivo, i globuli bianchi secernono enzimi che lo distruggono e lo digeriscono; se la maggior parte degli enzimi del sistema immunitario vengono dirottati a digerire il cibo, com'è possibile preservare integre le funzioni del sistema immunitario?

La medicina attuale constata le carenze enzimatiche, ma non riesce a metterle in relazione con la malattia effettiva. Al giorno d'oggi i medici, guidati dalla preparazione professionale impartita loro in Scuole pregiudizialmente orientate verso farmaci, chirurgia, radiazioni e le recentissime biotecnologie e nano-tecnologie, sono lontanissimi dal comprendere il reale processo in base al quale l'organismo può conseguire uno stato di squilibrio.


martedì 20 novembre 2012

La grande fuga dagli psicofarmaci

di Lorenzo Acerra

Smettere gli psicofarmaci? Benvenuti all'inferno!

Nelle persone con disabilitanti emicranie cui sono stati prescritti i triptani è stato documentato il fenomeno farmaco-indotto dell'aumento in frequenza degli attacchi. La presenza di triptani nel cervello da una parte seda le emicranie se si raggiunge una concentrazione critica durante l'attacco, e dall'altra produce cambi di attività di certe sostanze nel cervello che predispongono i recettori a crisi sempre più frequenti e gravi (Tepper, Cleveland Clinic Journal of Medicine April 2010). È stato dimostrato che i triptani creano una dipendenza chimica del cervello per cui smettere di usarli diventa proibitivo.

Questo effetto è stato notato anche per i noti anti-depressivi e ansiolitici "inibitori di SSRI" (Zoloft, Paxil,etc.). Lo scopo della loro somministrazione è di bloccare il recettore della serotonina, ma clinicamente si è notato che le dosi iniziali iniziano a non funzionare più per cui devono essere portate nel tempo sempre più in alto per poter continuare ad avere effetti. Ebbene, quando si è iniziata la loro somministrazione anche per condizioni fisiche diverse dai disturbi dell'umore (per es. incontinenza, mal di testa, etc.) si è visto che essi causavano depressione e ansia. Anche qui dunque, i farmaci prescritti dai neurologi sono in grado di produrre gli stessi effetti per cui vengono invocati come cura. Anche qui causano crisi di astinenza nel momento della dismissione. Chi ha preso psicofarmaci non può smettere, incalzato dall'inferno della sindrome da dismissione. A denunciarlo non è il naturopata di turno, ma addirittura un'ampia banca dati di pubblicazioni su riviste scientifiche (http://socialaudit.org.uk/425ssritable.htm#Agelink). Qui ci sono alcune storie cliniche online tra quelle pubblicate (http://users.rcn.com/robertwol7/Antidep%20WD%20Rxns%20AFP%208-97.pdf ).

I farmaci psichiatrici, come le droghe pesanti, danno dipendenza chimica. Smettere significa andare incontro ad una crisi d'astinenza con sintomi fisici e anche mentali che sono 10 volte più intensi di qualsiasi disturbo sperimentato dai pazienti prima dell'assunzione dello psicofarmaco.

Gli psicofarmaci gradualmente nel tempo alterano la chimica del cervello, lasciandotelo scoprire quando vuoi smettere. Anni fa negli Stati Uniti, quando ancora gli psichiatri facevano la valutazione che la colpa della sindrome dismissiva era tua, che eri matto, che dovevi rimanere a vita con gli psicofarmaci, se non addirittura raddoppiare la dose, è nato un gruppo di supporto basato su internet, www.paxilprogress.org, per quelle persone che avevano bisogno di aggirare meglio la sindrome da interruzione chimica degli psicofarmaci.
Vediamo questo drammatico scambio di punti di vista tra Viola e Pietro Bisanti sul sito web di quest'ultimo (http://pietrobisanti.blogspot.de/2011/10/quando-il-malato-e-convinto-di-stare.html:

>>> Svegliati Pietro! Sono vegan da 20 anni. So perfettamente cosa significa avere un corpo sanissimo con l'alimentazione! Ma quando un anno fa ho provato a scalare i farmaci sono piombata in una depressione che nemmeno immagini, spero che tu sappia cosa significa, almeno. Io alla mia chimica non rinuncio, mi ha salvato la vita. Capisco quelli che non ne hanno bisogno ma io ho una MALATTIA ben documentata e studiata. Lascia perdere i tossicodipendenti per favore. Tu credi di aiutare così ma in realtà metti in crisi le persone malate. Fidati! Viola

>>> Cara Viola, purtroppo quella che vive nel torpore, e di tipo chimico, sei proprio tu. La tua testimonianza purtroppo è pericolosa, perché rafforzi l'idea che la dismissione da psicofarmaco riveli una condizione psichiatrica alterata della persona che la subisce, mentre invece rivela nient'altro che la devastazione chimica del cervello ad opera dei farmaci e quindi una crisi di astinenza da dismissione. Se tu dici che hai provato a scalare qualche anno fa significa che sono ANNI che assumi psicofarmaci. Ma non ti dovevano curare? Quanto dura una cura, tutta la vita? E allora che cura è? 

CHI HA RAGIONE? Pietro o Viola? Secondo me ho ragione io. Nessuno nega l'influenza degli eventi della vita e magari l'interpretazione negativa o sbagliata che noi possiamo darvi. Ma ci sono anche cause fisiche dei disturbi dell'umore. Uno psicologo del Veneto che mi ha conosciuto grazie al libro Denti tossici, oltre a guarire lui stesso da depressione e mal di testa, sta sperimentando queste cose da dieci anni con i suoi pazienti. Ci sono pazienti con carenze di magnesio, celiaci non diagnosticati, persone con denti del giudizio impattati che diventano un centro d'irritazione cronico per il sistema nervoso, infezioni dentali prevalentemente di vecchi denti devitalizzati (asintomatici), persone con disturbi dell'umore causati dall'alimentazione, dallo zucchero bianco e dall'amalgama dentale.
Se il contestatore della medicalizzazione non ne sa niente, è lui forse l'ultima persona che può dire di avere ragione.

Procuste, figlio di Nettuno invitava stanchi viaggiatori a soggiornare nel suo locale di ristoro, però rompendo le loro ossa in modo che potessero avere una lunghezza e una larghezza adeguata ai letti che lui aveva a disposizione.
Ebbene qui è Procuste sia colui che vuole guarire i disturbi dell'umore con sostanze chimiche artificiali che portano profitti all'industria farmaceutica e sia chi vuole dimostrare che guarire la persona significa semplicemente toglierle le pillole.

Le idee non mancano per pianificare la grande fuga dagli psicofarmaci. Prima di avviarsi sul percorso dove senz'altro dobbiamo aggirare la crisi, bisognerà far crescere il Progresso Informativo Lordo personale, informandosi sui possibili problemi metabolici e probabili fonti di tossicità:
  1. utilità del magnesio: Magnesio di Lorenzo Acerra
  2. utilità della vitamina C: Additivi alimentari di ARPC e Alberto Mondini
  3. tossicità dei focus dentali: Malattie inspiegabili legate ai denti del giudizio? di Lorenzo Acerra
  4. tossicità del mercurio dentale: Letteratura medica: AMALGAMA e DISTURBI DELL'UMORE di Lorenzo Acerra
  5. il mal di glutine: Il mal di glutine di Lorenzo Acerra

Il supporto peer-to-peer di www.paxilprogress.org significa che non addetti ai lavori, che hanno imparato sulla propria pelle le mille sfaccettature della crisi chimica collegata alla riduzione di dose di questi farmaci, si relazionano con aspiranti addio-farmaci neofiti. In Italia un equivalente potrebbe essere il sito http://www.aerrepici.org/forum/ dove trovi pazienti super-informati che ti parlano della medicina ortomolecolare e un'alimentazione quanto più possibile crudista che nel loro caso ha funzionato. Su paxilprogress.org ho trovato consigli simili:
  • 2 grammi di vitamina C mi risolvevano il problema di svegliarmi con scariche elettriche nel corpo (uno degli effetti della sindrome di discontinuazione;
  • l'unica cosa che mi ha aiutato era mangiare quanto più possibile "pulito", frutta e verdura crude;
  • il cloruro di magnesio è un grosso supporto naturale per il sistema nervoso;
  • l'avvelenamento da mercurio dentale ha contribuito grandemente ai disagi per cui sono stata medicalizzata.

E naturalmente sul sito paxilprogress.org (solo in inglese) verrete seguiti sulla modalità più efficace della discontinuazione. Scrive Darcy Baxton: "L'interruzione chimica di questi farmaci è una cosa inimmaginabile, se non la vedete di persona non sapete di cosa si tratta. I sintomi lasciati dall'uso del Paxil durarono un anno, prima di poter dire di essere tornato ad essere sè stesso e non avere più disturbi del sonno di ogni tipo. Capita a molti pazienti di avere una crisi di astinenza così lunga. Per evitare i crash abbiamo visto che la discontinuazione con step del 10% ogni 3 o 4 settimane va molto molto meglio. Ci si mette un'eternità per tirarsi fuori, ma i successi sono praticamente universali."

Io qui vorrei sottolineare quattro esperienze, quattro persone che in questo percorso ad ostacoli si sono distinte.

1) http://de.scribd.com/doc/114018713/Dismissione-Da-Psicofarmaci-Marcello-Gambetti
Storico promotore delle comunità on-line di 'bipolari' ha fondato nel 2006 la prima lista di discussione Italiana su Yahoo-groups che ha ospitato negli anni circa 500 pazienti. Nel 2008 ha creato ed è amministratore del sito bipolari.it. Segue altresì le esperienze di altrettanti pazienti sparsi nei vari gruppi tematici. Nei 6 anni di attività 'on line' ha seguito circa 3000 casi di bipolarismo e depressione in italia, Usa, Regno Unito e Germania.
Oggi ha compreso che il suo contributo potrebbe essere di valido aiuto per quanti continuano a soffrire, nonostante le cure sia di tipo tradizionale che olistico.

2) http://de.scribd.com/doc/114019716/Disturbi-Caratteriali-Causati-Dai-Denti

3) http://www.nopazzia.it/DocItaliani/ritorno_alla_vita-annafiori.html 
Ritorno alla vita esperienza personale di dismissione farmaci, di Anna Fiori.

4) www.viveresenzapsicofarmaci.it
Trattasi di una struttura pubblica di Roma, in cui la dottoressa Vincenza Palmieri ha organizzato un programma per smettere gli psicofarmaci seguiti dal Servizio Sanitario Nazionale.

In questo video ci sono esperienze e testimonianze americane (sottotitoli in italiano):


fonte: youtube.com/user/mercuriocarretta


Segnalo anche il video di seguito dell'Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare e il sito viveresenzapsicofarmaci.it di cui riporto un paio di pensieri:
Riteniamo che la “pillola della felicità” sia un grosso imbroglio ai danni della Libertà e del Rispetto degli Esseri Umani. E soprattutto sia parte di un grande business internazionale. Da qualche parte, qualcuno, e non nascostamente, sta individuando, nei bambini, un nuovo target per allargare il proprio mercato farmacologico. (leggi tutto in home page di viveresenzapsicofarmaci.it)
Il programma è consigliato a chi DESIDERA ESSERE AIUTATO a SMETTERE ma anche a chi si può trovare in una di queste condizioni sottoelencate e pensa di aver bisogno di un trattamento con psicofarmaci per risolvere tale situazione.
Ricorda che assumere  farmaci psicotropi significa soffocare, reprimere, annullare ogni capacità esistente ed ogni energia attivabile per potercela fare, davvero. (approfondisci qui)


fonte: youtube.com/user/IstNazPedFam

Tredici vaccini tutti insieme equivale a un suicidio


Antonio Giordano, presidente dello Sbarro Institute di Philadelphia, in un'intervista Skype si offre, insieme al suo centro di ricerca di "controllare i dati del Ministero per verità scientifica. Negli Stati Uniti, almeno, si ammettono gli errori".

Il concetto è valido soprattutto per i bambini ai quali somministrano in contemporanea, a 3 mesi, l'esavalente [6 differenti antigeni] e l'antipneumococcica [13 differenti antigeni].



fonte: youtube.com/user/PAFFYPAFFY1

domenica 18 novembre 2012

Come sconfiggere i Padroni

Interessante parodia per riflettere..... in fondo ci manca solo l'essere uniti, ciò che non manca ai nostri Padroni.



fonte: youtube.com/user/ITALIANIMBECILLI

lunedì 12 novembre 2012

L'ultima inchiesta di Gianni Lannes

 
di Gianni Lannes

Lettrici e lettori tutti che seguitate a chiedermi perché ho staccato la spina. Questo è l'ultimo pezzo che ho scritto per Il Corriere della Sera, il più importante quotidiano del Belpaese. Il tema è di cogente attualità: la giustizia che non ingrana. Non ho accettato l'imperante diktat (occuparsi di frivolezze e non toccare i gangli del potere) - già avanzato da un altro quotidiano La Stampa (di proprietà Fiat) - ed ho perso il lavoro. Pensate un pò: l'11 ottobre 2008, La Stampa pubblicò in primo piano (prima pagina) una mia inchiesta sull'amianto alla Barilla (stabilimento di San Nicola di Melfi in Basilicata, dove si producono le famose merendine). Reazione della multinazionale alimentare? Minacce a mezzo dell'avvocato Mariconda con studio a Milano. Esiste un documento scritto (un atto di transazione tra Barilla e Fiat, ne ho una copia in originale) in cui appunto la Barilla chiede ed ottiene la mia testa. E poi il presidente del Senato Schifani che fa visita alla redazione di Torino e mi invita alla festa del ventaglio a Roma per chiedermi lumi di questo mio interessamento ad "un'utile opera pubblica", già sponsor di una superstrada inutile e devastante in Sicilia nel bosco della Ficuzza (compresa un'area archeologica), già cittadino onorario di Corleone. Aveva ragione lo scrittore Leonardo Sciascia: troppi professionisti dell'antimafia sulla scena. Il seguito? Un corollario di attentati ed intimidazioni mortali alla mia famiglia. E potrei continuare con le navi dei veleni (ed il presidente della commissione bicamerale Pecorella a difesa dei rifiuti radioattivi importati in Italia proprio da Israele; vedi il caso di Ravenna di cui avevo scritto due anni fa) o il governo Berlusconi (direttamente la Sogin) che ha affidato (senza gara d'appalto) lo smantellamento parziale della centrale nucleare di Caorso alla 'ndrangheta e tutti anche all'opposizione (vero "molto onorevole" Antonio Di Pietro) fanno finta di nulla. Ed infine, la revoca della protezione di Stato, annunciata con una mera telefonata il 19 luglio 2011 ed il conseguente trasferimento ad incarichi di bassa manovalanza dei miei angeli custodi della Polizia di Stato (con cui ho diviso per due anni anche il sonno ed i timori delle famiglie). E vogliamo aggiungere qualcosa sulle mancate risposte sia del governo Berlusconi che di quello del golpista Monti alle numerose interrogazioni ed interpellanze parlamentari sul mio caso? Quante singolari coincidenze. Vi sembrano pochi tre attentati? Non sono abituato a piangermi addosso, bensì a combattere a viso aperto. Ma in questo caso i nemici mafiosi si nascondono nello Stato. Allora, nulla di personale, ma diamoci un taglio con il finto buonismo e l'ipocrisia dilagante. Anche il web in Italia è sovente una discarica ed un'attività di masturbazione teorica. Quando si passa alla realtà concreta, molti si squagliano per la paura. Allora di che parliamo? Quello che scrivo (prove alla mano) è quello che vivo. Attorno a noi, ogni giorno muoiono in un amen tante persone: donne, ma soprattutto bambini che si ammalano di cancro. E il Belpaese che fa? Continua a distrarsi con il solito teatrino: il piduista Berlusconi, poi Bersani comprato per appena 98 mila euro dal clan Riva (inquinatori a morte di Taranto e dintorni), quindi Renzi (detto anche "il nulla che avanza") ed infine Svendola Puglia (con Pugliamo l'Italia). Dulcis in fundo: il comico eterodiretto Grillo. Che schifo! E questi dovrebbero risollevare l'Italia? Ma fatemi il piacere tutti quanti.

SAPERE AUDE: osate, andate oltre gli schemi, unite le energie, non disperdetevi come vuole il sistema di potere.

Certe scelte si pagano sempre in prima persona. Con il giornalismo in Italia ho chiuso per mia scelta! Grazie per le parole di incoraggiamento ma le pacche sulle spalle non costano nulla e non risolvono i problemi, magari alleviano i sensi di colpa. La democrazia, attualmente è sconfitta nel Belpaese. Se non metteremo in campo una reazione seria - dura e cruda - a questa dittatura sarà davvero la fine. Non c'è più tempo da perdere.

Io non sono in vendita come tanti altri pennivendoli ammantati di tricolore! Non ho smarrito la mia dignità. Sapete quante volte hanno tentato di comprarmi con tanto denaro? Quelli che ci hanno provato sono andati a finire sotto processo. Sono stufo di regalare perle ai porci. Dalle mie parti si dice che quando un asino non vuole abbeverarsi e meglio lasciarlo stare per sempre. E' vero anche, come cantava De André che dal letame nascono i fiori.

Sono un uomo libero che lotta a testa alta!

http://www.corriere.it/cronache/12_marzo_12/giustizia-internet-lannes_65f3d0da-6c56-11e1-bd93-2c78bee53b56.shtml
 
 
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...