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martedì 8 gennaio 2013

I danni da campi elettromagnetici

di Francesco Sturaro (contattalo su francesco.sturaro@hotmail.it)


I campi elettromagnetici, naturali ed artificiali, creano un disturbo che interferisce con il nostro organismo.

Sempre più persone accusano fastidi, sintomi, disagi che non riescono a collegare a nessuna patologia. Molte persone lamentano un malessere diffuso, presentano emicranie, dolori, hanno sbalzi d'umore, depressione, problemi gastroenterici, tachicardie, etc. e non sanno perché. I primi a brancolare nel buio sono i medici, che molto spesso, per non dire sempre, sottovalutano il problema, etichettando il paziente come ipocondriaco, psicotico, o “semplicemente” stressato.

Le persone che presentano tale generica e enigmatica sintomatologia sono i cosiddetti elettro-sensibili. Essi avvertono in maniera immediata la presenza di campi elettromagnetici provocati da ripetitori, telefonini, PC, cordless, wi-fi, radar, cavi alta tensione, HAARP, etc.

In un certo senso, queste persone, sono le più fortunate, in quanto sono in grado, una volta a conoscenza del problema, a localizzare tale minaccia invisibile, e a proteggersi.

Anche chi non è elettro-sensibile, infatti, subisce in maniera silenziosa e subdola gli influssi negativi di tali onde.

Esiste in letteratura un folto numero di studi scientifici indipendenti (indipendenti, ovviamente, dalle lobbies della telefonia, delle telecomunicazione e dei farmaci) che mettono in correlazione l'esposizione ai campi elettromagnetici e il proliferare di patologie cronico degenerative, tra cui tumori, sclerosi multipla, autismo, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, leucemia, e negli ultimi anni MCS, EHS, fibromialgia, stanchezza cronica, etc. La causa è da ricercare in un'alterazione del DNA dovuto a tali influssi negativi.

Il problema è ancora più grave sui bambini e le donne incinte, per il fatto che la corteccia cerebrale e il sistema immunitario del feto e del bambino sono ancora in fase di formazione.
Non sono solo fisici i danni da campi elettromagnetici.

Infatti tali onde negative agiscono, oltre che sul corpo, anche sulla mente, rendono spesso difficile la concentrazione, disturbano la memoria e, come già accennato, alterano la sfera emotiva. Molte statistiche dimostrano che il tasso di suicidi sia più elevato nelle abitazioni sorte in vicinanza di elettrodotti dell'alta tensione.

Il problema dei campi elettromagnetici artificiali non è l'unico rischio invisibile. Infatti esiste un altro fenomeno, cosiddetto “geopatico”. La Terra, infatti, emette in continuazione dei campi elettromagnetici naturali attraverso i nodi di Hartmann, i nodi di Curry, le faglie, le vene d'acqua. In presenza di tale geopatie, le problematiche sono del tutto simili a quelle dei campi elettromagnetici artificiali, visti in precedenza. I campi elettromagnetici naturali, provocano e amplificano gli stessi disagi al nostro organismo.

Il problema più grosso è, però, rappresentato dalla radioattività emessa dalle geopatie, un flusso costante ed ininterrotto di raggi gamma, gli stessi prodotti da un'esplosione nucleare. La radioattività naturale dal sottosuolo è, peraltro in continuo aumento. Dal 2002 al 2009 è stata stabile. Occorrevano infatti, solo 7 cm di piombo per bloccarla (si intenda qui il piombo semplicemente come unità di misura). Dal 2009 in poi è incrementata notevolmente. Oggi occorrono oltre 40 cm di piombo per bloccarla.

Il danno biologico al nostro corpo interviene laddove si stazioni per lungo tempo sopra una geopatia. Il punto critico maggiore è rappresentato dal letto, su cui trascorriamo inerti nel sonno (con il sistema immunitario, quindi, a funzioni ridotte) la maggior parte della nostra vita. Ecco perché diventa fondamentale proteggere il luogo in cui riposiamo con apposite schermature.

Alla luce di tutto ciò, è evidente che sia necessario cominciare a porre attenzione alla problematica dei campi elettromagnetici. Con un'adeguata schermatura è possibile aumentare sensibilmente la qualità della vita di molte persone. È possibile migliorare lo stato di salute psicofisica in presenza di fenomeni patologici acuti, ma anche di malattie cronico-degenerative.

Personalmente, ho riscontrato i maggiori risultati con il sistema dell'armonizzazione dell'ambiente o dell'apparecchio elettronico, piuttosto che con la schermatura. Quest'ultima ha maggior senso in ambito di protezione da campi elettromagnetici nel letto. Per bonificare invece interi edifici o singoli locali è possibile effettuare un'armonizzazione, creare cioè, con appositi strumenti, una sorta di “bolla” all'interno della quale il nostro organismo non avverte i fastidi da campi elettromagnetici e, soprattutto, non subisce alcun danno biologico. Anche negli ambienti di lavoro (soprattutto uffici) la problematica è molto sentita. Infatti, a causa della presenza di numerosi apparecchi elettronici sempre più sofisticati, i lavoratori “da scrivania” avvertono sempre più spesso dei disturbi.

Infine, vale la pena ricordare, è recentissima la sentenza di Cassazione che ha obbligato un'azienda commerciale italiana a risarcire un suo dipendente che per oltre un decennio ha utilizzato il cellulare e il cordless per lavoro, in quanto è stato dimostrato che il tumore al cervello che aveva sviluppato era causato dall'abuso di tali apparecchi.

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