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venerdì 28 luglio 2017

Era meglio Berlusconi

(Testo e musica di Giuseppe Povia, album: "Nuovo Controordine Mondiale")

Eh si, era così
mi sono ritrovato al bar
insieme a tanta gender
a fare le famose chiacchiere da bar
mi sono sentito diversamente intelligender

E chi diceva voto Grillo
e chi diceva vado a squillo
noi siamo i meglio in Italy
diceva uno del PD

E chi diceva voto Lega
trincando il suo liquore Strega
tra vini e birre parlavamo di politica

E chi diceva porca vacca, siamo proprio nella cacca
'sti governi pirotecnici ci hanno rovinati

E tra i partiti e le partite
complotti e superenalotti
Ronaldo, Messi, figa e il gruppo Bilderberg

E poi c'era quel vecchietto di 80 anni
un convinto comunista
con la falce ed un martello
Che Guevara sul cappello
stalinista, lenilista e marxista nel cervello
mi ha tirato anche una spinta
e con tutta la sua grinta, mi ha detto
Povia, oh! Povia, oh! Povia, oh!

Me so rotto li cojoni e dico che
era meglio Berlusconi
compagno cosa dici?
Era meglio Berlusconi
ma così ti fai nemici
era meglio Berlusco-no-no-no-no non dirlo
no-no-no-no dai, non dirlo mai
perché?
Le famose chiacchiere da bar

Interveniva il 5 Stelle
denunciando questi e quelle
abbiam bisogno di onestà
trallalleru trallalla

Diceva uno della Lega
son preoccupato un pochettino
sta nascendo anche il partito clandestino

E poi c'era quel vecchietto di 80 anni
un convinto comunista
con la falce ed un martello
Che Guevara sul cappello
stalinista, lenilista e marxista nel cervello
mi ha tirato anche una spinta
e con tutta la sua grinta, mi ha detto
Povia, oh! Povia, oh! Povia, oh!

Me so rotto li cojoni e dico che
era meglio Berlusconi
compagno cosa dici?
Era meglio Berlusconi
ma così ti fai nemici
era meglio Berlusco-no-no-no-no non dirlo
no-no-no-no dai, non dirlo mai
perché?
Le famose chiacchiere da bar



fonte: youtube.com/user/giuseppepovia

mercoledì 26 luglio 2017

Le infezioni virali sono influenzate dal pH

(fonte: http://drsircus.com/general/viral-spread-ph-sensitive/, traduzione mia)


Filamenti del virus di Marburg lunghi 790 nm e del virus Ebola (http://viralzone.expasy.org/all_by_species/23.html) lunghi 970 nm. Il diametro è di circa 80nm.

Secondo i medici del Broad Institute of MIT (https://www.broadinstitute.org/news/6017) e della Harvard University, il virus Ebola sta diventando sempre più difficile da affrontare perché la sua mutazione è così rapida da rendere inefficaci i trattamenti e i vaccini. Gli scienziati americani indicano che i primi pazienti diagnosticati con il virus in Sierra Leone hanno rivelato più di 300 modifiche genetiche.

Le terapie tradizionali per Ebola non funzionano adeguatamente, quindi è necessario utilizzare trattamenti alternativi per bloccare il virus a prescindere da quale sia la sua sequenza genica mutata. Bombardare Ebola con onde alcaline funziona, in quanto molti, se non la maggior parte, dei virus richiedono un ambiente lievemente acido per infettare la cellula e per funzionare con la massima infettività.

I virus sono forme di vita parassitarie estremamente piccole, le più piccole forme viventi sulla Terra. In sostanza, un virus è un minuscolo contenitore di proteine contenente materiale genetico. Sebbene i virus possano rimanere dormienti al di fuori di un corpo vivo, essi diventano attivi solo quando sono in contatto con il tessuto vivo. Una volta che un virus infetta una cellula penetrando nella membrana cellulare, può nascondersi (infezione lizogena) o cominciare a riprodursi (infezione litica, il caso più comune). Quando una cellula diventa piena di virus, scoppia, rilasciando il virus per infettare altre cellule ospitanti.

Alcuni virus (compresi i rhinovirus e coronavirus, i responsabili più comuni del raffreddore e dell'influenza) infettano le cellule ospitanti mediante fusione con membrane cellulari a basso pH. Quindi sono classificati come “virus dipendenti dal pH”.

La fusione delle membrane virali e cellulari è dipendente dal pH. “La membrana plasmatica delle cellule eucariote serve come barriera contro invasori di parassiti e virus. Per infettare una cellula, i virus devono essere in grado di trasportare il loro genoma e le proteine accessorie nella cella ospite, superando o modificando la membrana plasmatica. L'ingresso nelle cellule ospite comporta sempre che si instauri una fusione di membrana per i virus inviluppati. Altri virus inviluppati come ortomixovirus, alfavirus o rhabdovirus entrano nelle cellule attraverso il processo di endocitosi, la cui fusione dipende dall'acidificazione della vescicola endocitica (http://www.scielo.br/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S0100-879X2005000600002). La fusione a livello endosomico è innescato da modificazioni conformazionali delle glicoproteine virali indotte dal basso pH di questo comparto cellulare.” [1]

Nella biologia della membrana, la fusione è il processo attraverso il quale due separatori lipidici inizialmente distinti uniscono i loro nuclei idrofobici, generando una struttura interconnessa. Questa trasformazione avviene in un range di pH abbastanza stretto, corrispondente al pH ottimale di fusione, in cui la proteina acquista la capacità di interagire con micelle detergenti e vescicole lipidiche. Questa interazione conduce all'inserimento del peptide di fusione nella membrana, dove si forma un poro. È stato ipotizzato che il virus dell'epatite C (HCV) (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16356932) infetti le cellule ospiti attraverso un meccanismo di questo tipo ma solo in un ambiente a basso pH, e più specificatamente con un valore soglia di 6,3 e uno ottimale di circa 5,5. [2]

Quando il pH scende al di sotto di 6 si verifica una rapida fusione (http://www.pnas.org/content/77/6/3273.full.pdf) tra le membrane dei virus e i liposomi, all'interno dei quali si trasferiranno dei nucleocapsidi virali. I virioni Ebola entrano nelle cellule endoteliali tramite macropinocitosi. Dopo la loro formazione, i macropinosomi si spostano ulteriormente nel citoplasma per acquisire nuovi marcatori o fondersi con altre vescicole del processo di endocitosi standard. Questo trasferisce infine i virioni di Ebola in compartimenti più acidi, come endosomi precoci e tardivi, che contribuiscono alla fusione pH-dipendente delle membrane virali e cellulari (https://microbewiki.kenyon.edu/index.php/Infection_Mechanism_of_Genus_Ebolavirus). [3] Durante questo processo la cellula si stacca dai suoi vicini e perde il contatto con la sua membrana basale grazie a un meccanismo di occlusione sterica mediata da polisaccaridi mediante GP. [4] Iniziano quindi a crearsi nuove particelle partendo da aggregati lipidici, lasciando un sistema vascolare destabilizzato responsabile della perdita di sangue massiccia caratteristica dei pazienti di Ebola. [5]

Innesto di poliovirus mediante esposizione a cellule a basso pH

Nel caso di un certo numero di virus inviluppati e di tossine difteriche, le vescicole acide possono essere bypassate se le cellule, con virus o con tossine legate alla superficie, sono esposte a basso pH. In queste condizioni l'ingresso avviene, apparentemente, direttamente dalla superficie cellulare. L'indagine scientifica indica che per l'ingresso del poliovirus è necessario un basso pH. La capacità delle cellule di alterare il poliovirus in presenza di monensina è marcatamente aumentata in presenza di basso pH. Il principale risultato di uno studio è che un ceppo di poliovirus di tipo 1 richiede un basso pH per l'iniezione del suo genoma nel citosol (http://jcb.rupress.org/content/98/4/1194.full.pdf). [6]

L'infettività del coronavirus è squisitamente sensibile al pH. Ad esempio, il ceppo MHV-A59 del coronavirus è abbastanza stabile a pH 6,0 (acido) ma diventa rapidamente e irreversibilmente inattivato con un breve trattamento a pH 8,0 (alcalino). Il ceppo 229E del coronavirus umano è al massimo della sua capacità infettiva a pH 6,0. L'infezione di cellule da coronavirus A59 murino in ambiente a pH 6,0 (acido) rispetto che a pH 7,0 (neutrale) produce un aumento di dieci volte l'infettività del virus.

Il pH extracellulare acido attiva enzimi lisosomiali (http://www.cancerci.com/content/13/1/89) i quali hanno la caratteristica di funzionare con un pH acido. [7] L'ipossia e l'acidità extracellulare, pur essendo indipendenti l'uno dall'altro, sono profondamente associati al microambiente cellulare e alla diffusione del cancro. Il pH intracellulare (https://www.lifetechnologies.com/br/en/home/life-science/cell-analysis/cell-viability-and-regulation/ion-indicators/ph-indicators.html) è generalmente compreso tra 6,8 e 7,4 nel citosolo, e tra 4,5 e 6,0 negli organismi acidi della cellula. A differenza delle concentrazioni di Ca2+ libero intracellulare, che possono cambiare rapidamente anche 100 volte, il pH all'interno di una cellula varia solo di frazioni di pH e tali modifiche possono verificarsi abbastanza lentamente.

L'inibizione della replicazione del virus della stomatite vescicolare (VSV) nelle cellule LB mediante interferone (IFN) è influenzata dal pH. Utilizzando indicatori intracellulari sensibili al pH (pHi), i ricercatori hanno scoperto che il trattamento IFN ha aumentato significativamente il pHi. L'aumento del pHi è correlato con un aumento dell'attività antivirale di IFN mediante ammine primarie. Questi risultati hanno indicato che l'aumento indotto da IFN di pHi può essere responsabile dell'accumulo di G nel TGN, producendo così particelle di virus carenti di G con infettività ridotta (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1654374). [8]

È il basso pH all'interno degli endosomi (pH 5-6), mantenuto da pompe protone all'interno della membrana endosomale, che innesca la reazione di fusione tra la busta virale e la membrana endosomale. Questo è un passo fondamentale nel meccanismo di infezione virale. A basso pH è stato indotto un importante cambiamento conformazionale nel picco di proteine HA.

Una volta che il legame ha avuto luogo, il virus dell'influenza entra nella cellula ospite mediante endocitosi. L'intrusione del virus dell'influenza non è un processo semplice e può essere altamente dipendente dal tipo di cellule. È stato dimostrato che i virus sono entrati nelle cellule sia per endocitosi Clathrin-dipendente che Clathrin-indipendente, e così pure per la macropinocitosi. Gli ambienti acidi dell'endosoma innescano cambiamenti conformazionali in HA che espongono il peptide di fusione, consentendo la fusione endosomale virale. [9] L'esposizione a basso pH endosomale inoltre è necessaria affinché la matrice virale (M1) rilasci le singole ribonucleoproteine virali (vRNPs).

Così come funzionano le infezioni virali funziona pure il cancro. Il pH esterno dei tumori solidi è acido come conseguenza di un aumento del metabolismo del glucosio e di una scarsa perfusione. È stato dimostrato che il pH acido stimola l'invasione e la metastasi delle cellule tumorali (http://www.czlonkamediagroup.com/files/bicarbonate-increases-tumor-ph-and-inhibits-metastases.pdf) in vitro, e nelle cellule prima della fine dell'iniezione in vena dal vivo. [10]

I farmaci che aumentano il pH intracellulare (alcalinità all'interno della cellula) hanno dimostrato di diminuire l'infettività dei virus dipendenti dal pH. Tuttavia i prodotti farmaceutici che lo fanno possono provocare effetti collaterali negativi. Il bicarbonato di sodio è il modo migliore per aumentare il pH nelle condizioni di emergenza clinica, ed è conosciuto da quando si verificò la pandemia di influenza spagnola nel 1918, caso in cui fu utilizzato per salvare vite umane.

Il valore dimostrato di “Arm & Hammer Pure Bicarbonate of Soda“ (http://drsircus.com/medicine/sodium-bicarbonate-baking-soda/baking-soda-friend-need-arm-hammer) come agente terapeutico (guarigione) è ulteriormente evidenziato dalla seguente testimonianza volontaria di Edward R. Hays, MD, nella sua lettera alla Church & Dwight Company:

Nel 1918 e nel 1919 durante la lotta contro l'influenza del servizio di salute pubblica US, fu portato alla mia attenzione che raramente contrasse la malattia chi fù accuratamente alcalinizzato con bicarbonato di sodio, e coloro che l'hanno contratta, invariabilmente hanno avuto attacchi lievi. Da allora ho trattato tutti i casi di raffreddore, influenza e influenza spagnola [ndt, originale: "LaGripe"], prescrivendo innanzitutto generose dosi di bicarbonato di sodio, e in molti e molti casi entro 36 ore i sintomi furono completamente abbattuti.

Inoltre, all'interno della mia famiglia, prima dei Women's Clubs e delle associazioni dei genitori-insegnanti, ho sostenuto l'uso di bicarbonato di sodio come prevenzione per i raffreddori, con il risultato che le molte testimonianze in arrivo affermano che coloro i quali hanno preso il bicarbonato di sodio non sono stati colpiti, mentre quasi tutti intorno a loro avevano l'influenza.

Oltre a fare del bene nelle affezioni respiratorie, il bicarbonato di sodio è di valore inestimabile nel trattamento di intossicazione alimentare, pielite (infiammazione del bacino), iperacidità delle urine, disturbi da acido urico, reumatismi e ustioni. Una depurazione occasionale di tre giorni mediante bicarbonato di sodio aumenta il potere di resistenza del corpo a tutte le malattie infettive.

Il dottor Volney S. Cheney [11] ha riferito che "diversi casi di raffreddori di varia severità sono stati attentamente studiati in laboratorio. Si è osservata la misura dell'acidità dell'urina; la CO2, che unisce il potere del sangue come indicatore della riserva alcalina; sono stati effettuati anche test per determinare il contenuto di calcio nel sangue; il contenuto di zucchero; l'azoto non proteico e il metabolismo basale. L'urina ha sempre riportato un grado di acidità più elevato rispetto al normale - in alcuni casi fino a 800 (normale 350); il potere di combinazione di CO2 del sangue è stato basso in tutti i casi, il più alto è stato 52%; il tenore di zucchero del sangue è generalmente diminuito (inferiore a 100 mg per 100 cc); il tasso metabolico è stato sempre nella zona inferiore. (Questi casi sono stati accuratamente selezionati per via della loro totale mancanza di sintomi di disturbi della tiroide.) Si evidenzia un cambiamento nella chimica del sangue e, di conseguenza, ci deve essere una variazione nei tessuti riforniti dal sangue. È stata riscontrata una diminuzione dei bicarbonati o delle basi di riserva contenute nel plasma del sangue e nei tessuti. Questi risultati sembrano indicare che un freddo è un disturbo dell'equilibrio alcalino o di una riserva, in altre parole, un'acidosi lieve, o in altre parole, una riduzione dell'azione "tampone" del plasma sanguigno mediante la diminuzione del contenuto di bicarbonato."

Il bicarbonato di sodio è una medicina importante perché fornisce più anidride carbonica al corpo, e soprattutto al sangue, sotto forma di bicarbonati. Il bicarbonato nel sangue è facilmente trasformato in anidride carbonica (CO2) e il processo contrario risulta vero nelle reazioni biochimiche che si verificano quasi alla velocità della luce. In sostanza, ciò che accade quando si prende bicarbonato di sodio per via orale è che si trasforma in CO2 nello stomaco consentendo la liberazione di bicarbonati nel sangue, e una miglior distribuzione di sangue e ossigeno alle cellule.

Dopo aver eseguito i suoi esperimenti, il dottor Cheney ha riferito: "Sono stato in grado di indurre tutti i sintomi di un raffreddore, in varia misura da una semplice corizza a quelli della grippe e poi all'influenza, con l'induzione di un'acidosi artificiale attraverso la somministrazione di cloruri di ammonio e calcio. Il grado di gravità dei sintomi era in rapporto diretto con il grado di acidosi indotta. Nel più grave grado di acidosi, tutti i sintomi classici dell'influenza erano presenti, inclusa anche un po' di febbre. I sintomi si sono ridotti rapidamente alla somministrazione di bicarbonato di sodio in grandi dosi per via orale e rettale.

Il bicarbonato di sodio è uno dei medicinali più flessibili in termini di metodi e modalità di somministrazione. Può essere iniettato in situazioni di pronto soccorso, somministrato per via orale, nebulizzato, utilizzato per via transdermale come lozione o pasta, messo in clisteri e in grandi quantità in bagni terapeutici. Per l'utilizzo orale è sufficiente scioglierlo in acqua, oppure, per trattare il cancro, può anche essere mescolato con melassa nera, sciroppo d'acero o un buon miele. Mescolarlo invece con limone o acido citrico per l'utilizzo in vasca o quando si fanno le ”bombe da bagno” (http://drsircus.com/medicine/co2-medicine-bath-bombing-your-way-to-health).

Non vi è dubbio che le concentrazioni di bicarbonato nel plasma aumentino dopo l'ingestione orale. L'effetto più importante dell'ingestione di bicarbonato è il cambiamento nell'equilibrio acido-base nei fluidi biologici. In Europa, i frequentatori di SPA bevono acqua ricca di bicarbonato per curare ulcere, coliti e altri disturbi gastrici. L'ingestione di bicarbonato mediante il bagno, per assorbimento, stimola la circolazione, con possibili effetti benefici per l'alta pressione sanguigna e una moderata aterosclerosi. Sarebbe estremamente negligente escluderlo dai trattamenti Ebola.

L'aumento di diossido di carbonio e bicarbonati porta ad un aumento dell'ossigeno

Il fattore più importante nel mantenimento di un corretto pH è il livello di ossigeno, in quanto nessuna tossina e nessuna scoria può lasciare il corpo senza prima combinarsi con l'ossigeno. Più il tuo corpo è alcalino, e più i tuoi fluidi possono contenere e conservare ossigeno. Inoltre l'ossigeno tampona e ossida gli acidi di scarto metabolico aiutando a mantenere il tuo corpo più alcalino. "Il segreto della vita è sia nutrire le cellule, sia fare in modo che si possano liberare dai loro rifiuti e dalle loro tossine", secondo il dottor Alexis Carrell, premio Nobel nel 1912. Il dottor Otto Warburg, anch'egli premio Nobel, nel 1931 e nel 1944, disse: "Se il nostro ambiente interno viene convertito da ambiente acido e privo di ossigeno ad ambiente alcalino e pieno di ossigeno, virus, batteri e funghi non possono vivere".

La posizione della curva di disassociazione dell'ossigeno (ODC) è influenzata direttamente dal pH, dalla temperatura corporea e dalla pressione del biossido di carbonio. Secondo Warburg, sono le grosse quantità di cancerogeni, tossine e inquinamento la causa dell'incapacità delle cellule di assorbire efficacemente ossigeno. Ciò è connesso con l'eccessiva acidità, che in sé è creata principalmente in condizioni di scarso ossigeno.

Secondo Annelie Pompe, alpinista di rilievo e campionessa del mondo di tuffo libero, i tessuti alcalini possono contenere fino a 20 volte più ossigeno di quelli acidi. Quando le cellule e i tessuti del nostro corpo sono acidi (al di sotto del pH di 6,5-7,0) perdono la loro capacità di scambiare ossigeno, condizione ideale per le cellule tumorali.

Nota: questo non è l'unico modo per affrontare i virus e in particolare Ebola. È necessario sostenere il sistema immunitario (http://drsircus.com/medicine/immune-system-cures-ebola-fifth-percent-of-the-time) mediante diversi rimedi naturali (http://drsircus.com/medicine/ebola-saving-lives-natural-allopathic-medicine) e rifornendo il corpo di vitamina C più velocemente di quanto Ebola ne consumi, per evitare l'insorgenza di scorbuto e gravi emorragie. Un'altro importante e intelligente metodo di trattamento è la somministrazione di consistenti dosi di glutatione e selenio (http://drsircus.com/medicine/glutathione-selenium-viral-infections), terapia non considerata dalla medicina occidentale che preferisce lamentarsi asserendo che non esiste alcuna cura per il virus Ebola.

Il mio libro “Sodium Bicarbonate” è disponibile in forma cartacea e in eBook.

Bibliografia

[1] Viral membrane fusion: is glycoprotein G of rhabdoviruses a representative of a new class of viral fusion proteins? Braz J Med Biol Res ;vol.38 no.6; Ribeirão Preto June 2005; http://www.scielo.br/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S0100-879X2005000600002

[2] Hepatitis C virus glycoproteins mediate low pH-dependent membrane fusion with liposomes; Lavillette D et al; J Biol Chem. 2006 Feb 17;281(7):3909-17. Epub 2005 Dec 15; http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16356932

[3] Saeed, M.F., Kolokoltsov, A.A., Albrecht, T. & Davey, R.A. (2010). Cellular Entry of Ebola Virus Involves Uptake by a Macropinocytosis-Like Mechanism and Subsequent Trafficking through Early and Late Endosomes. PLOS Pathogens, 6(9).

[4] Francica, J.R., Varela-Rohena, A., Medvec, A., Plesa, G., Riley, J.L. & Bates, P. (2010). Steric Shielding of Surface Epitopes and Impaired Immune Recognition Induced by the Ebola Virus Glycoprotein. PLOS Pathogens, 6(9), e1001098.

[5] Bavari, S., Bosio, C.M., Wiegand, E., Ruthel, G., Will, A.B., Geisbert, T.W., Hevey, M., Schmaljohn, C., Schmaljohn, A. & Aman, M.J. (2002). Lipid Raft Microdomains: A Gateway for Compartmentalized Trafficking of Ebola and Marburg Viruses. The Journal of Experimental Medicine, 195(5), 593-602

[6] Mechanism of Entry into the Cytosol of Poliovirus Type 1 : Requirement for Low pH’ INGER HELENE MADSHUS et al; Published April 1, 1984; http://jcb.rupress.org/content/98/4/1194.full.pdf

[7] Acidic extracellular microenvironment and cancer; Yasumasa Kato; Cancer Cell International;2013, 13:89;doi:10.1186/1475-2867-13-89; http://www.cancerci.com/content/13/1/89

[8] Primary amines enhance the antiviral activity of interferon against a membrane virus: role of intracellular pH; Maheshwari RK et al; J Gen Virol.; 1991 Sep;72 ( Pt 9):2143-52. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1654374

[9] Viruses 2012, 4, 1144-1168; doi:10.3390/v4071144

[10] Bicarbonate Increases Tumor pH and Inhibits Spontaneous Metastases; Ian F. Robey,1; Cancer Res 2009; 69: (6). March 15, 2009; http://www.czlonkamediagroup.com/files/bicarbonate-increases-tumor-ph-and-inhibits-metastases.pdf

[11] “The Common Cold” Etiology, Prevention and Treatment*
VOLNEY S. CHENEY, M. D., FELLOW A. P. H. A.
Medical Director, Armour and Co., Chicago,Ill. http://ajph.aphapublications.org/cgi/reprint/18/1/15.pdf


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