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mercoledì 20 marzo 2013

Mortalità infantile e vaccini

(fonte: http://scienzamarcia.blogspot.it/2013/03/studio-scientifico-mostra-che-il-tasso.html)

Chi gioca alla roulette russa con i nostri figli?

Qui sotto la traduzione dell'abstract (riassunto) dell'articolo "Infant mortality rates regressed against number of vaccine doses routinely given: Is there a biochemical or synergistic toxicity?" di Neil Z Miller e Gary S Goldman, pubblicato orginalmente sulla rivista scientifica ufficiale Human & Experimental Toxicology - 2011 September; 30(9): 1429, e reperibile su internet sul sito istituzionale medico-scientifico National Center for Biotechnology Information (.nih.gov significa che è ospitato sul sito governativo del National Institue of Health, ovvero il Ministero della Salute Federale degli USA):

 




Il tasso di mortalità infantile (Infant Mortality Rate - IMR) è uno dei più importanti indicatori del benessere socio-economico e delle condizioni sanitarie di una nazione. I programmi di vaccinazione infantile degli Stati Uniti specificano 26 dosi vaccinali per gli infanti di età inferiore ad un anno - il numero più alto in tutto il mondo - eppure 33 nazioni hanno tassi di mortalità infantile più bassi.

Utilizzando la regressione lineare [metodo matematico utilizzato per correlare due variabili - N.d.T.] sono stati esaminati i programmi di vaccinazione di queste 34 nazioni ed è stato trovato un coefficiente di correlazione di  r = 0.70 (p = 0.0001) tra il tasso di mortalità infantile ed il numero di dosi vaccinali amministrate di regola agli infanti. La nazioni sono state inoltre raggruppate in 5 differenti intervalli di dosi di vaccini: 12–14, 15–17, 18–20, 21–23, e 24–26. E' stato quindi calcolato il valor medio del tasso di mortalità infantile all'interno di ogni gruppo. L'analisi compiuta con la regressione lineare di medie non pesate dei tassi di mortalità infantile ha mostrato una correlazione statistica significativamente alta tra l'aumento del numero di dosi vaccinali e l'aumento del tasso di mortalità, con r = 0.992 (p = 0.0009). Utilizzando il test di Tukey-Kramer, sono state troate differenze significative nei tassi di mortalità infantile medi tra le nazioni che somministrano 12–14 dosi di vaccino e quelle che somministrano 21–23, e 24–26 dosi. E' essenziale una più approfondita ispezione delle correlazioni tra dosi di vaccini, tossicità biochimica o sinergica, e tassi di mortalità infantile.






Sebbene qualcuno può perdersi un poco nei dettagli tecnici della statistica qui utilizzata, il nocciolo della questione è che sono stati analizzati i tassi di mortalità infantile in 34 nazioni e si è visto che più vaccini si somministrano ai bambini di età inferiore ad un anno e maggiore è il tasso di mortalità. L'indice r trovato con il procedimento della regressione lineare a questo stadio del lavoro era di 0,7, laddove un valore di 0 corrisponde all'assenza di correlazione tra le variabili, il valore di 1 alla massima correlazione (le coppie di valori delle due variabili in un grafico cartesiano si collocano tutte sulla stessa retta).

Esempio di variabili con coefficiente di correlazione lineare r = 0,70


Insomma, seppure in un linguaggio un po' tecnico, si dice che i dei dati sperimentali si dispongono non troppo lontani da una retta che corrisponde ad un legame lineare: all'aumento delle dosi di vaccini corrisponde un aumento del tasso di mortalità. Ovviamente oltre ai vaccini ci sono diversi altri fattori che possono concorrere al fenomeno e quindi i dati non sono esattamente disposti su una retta, ma il trend è alquanto significativo. Qui sotto un grafico relativo a due grandezze messe in relazione col procedimento dei minimi quadrati.

In seguito le 34 nazioni sono state divise in 5 gruppi a secondo delle dosi di vaccini somministrate quindi si è calcolata una semplice media dei tassi di mortalità all'interno di ogni gruppo. Se si ripetono le analisi già discusse non più con 34 valori ma con le medie di questi questi 5 gruppi, l'indice arriva a sfiorare il valore di massima correlazione raggiungendo 0,992.


Esempio di variabili con coefficiente di correlazione lineare r = 0,992




Informazioni sugli estensori dello studio.

Secondo la sua biografia, il dottor Goldman ha lavorato come revisore presso diverse riviste di medicina ufficiale quali Journal of the American Medical Association (JAMA), Vaccine, AJMC, ERV, ERD, JEADV, e British Medical Journal (BMJ). Egli fa inoltre parte della direzione editoriale della rivista Research and Reviews in BioSciences.





2 commenti:

  1. se può interessare, il 20 Aprile 2013, a Cattolica, c'e' una conferenza gratuita, con due medici (uno pro e uno contro).
    Vi lascio il link dell'evento su fb, magari se vi va... io credo di andarci.
    https://www.facebook.com/events/460304457374700/?ref=14

    Spero sia interessante, devo cavarmi parecchi dubbi, credo davvero che non vaccinerò i miei figli, ma mi fa piacere ascoltare anche chi invece è favorevole...

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    Risposte
    1. Ciao Dany!
      Grazie per il link dell'evento.
      Purtroppo oggi e soprattutto in un contesto sociale come il nostro i pro della vaccinazione non ci sono, chi li propaganda sono in malafede oppure sono realmente ciechi. Il disegno della società del futuro è davanti ai nostri occhi, non è solo un discorso sui vaccini. Vogliono creare una razza robotizzata e assolutamente manipolabile.
      Il fatto stesso di avere dei dubbi su una cosa come i vaccini ne è la prova. Non te la prendere non lo dico con astio, ci sono passato anche io. E per la mia esperienza posso solo dire che la VERA scienza viene solo dal CUORE. Sembra un'antitesi, e per questo i medici spesso non possono capire questi discorsi, perché sono i burattini di questo sistema, sono quelli messi peggio, i più condizionati.
      Facci sapere comunque come è andato l'evento.
      Buona ricerca del "VERO VERO" :)
      Grazie! A presto, ciao! ;)

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