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venerdì 9 marzo 2012

Cannabis, occasione mancata per il bene dell'umanità?

A chi non è mai capitato di chiedersi come sarebbe andata la propria vita se un fatto nel passato si fosse svolto diversamente? Pur cercando di darsi una risposta, non si avrà mai certezza, si può solo immaginare come sarebbe andata. O perlomeno si può immaginare cosa sarebbe successo subito dopo il verificarsi di quell'evento importante, ma poi altri eventi diversi avrebbero potuto condizionare il proseguo della vita.

Nonostante queste domande siano importanti per la persona che se le pone, per l'umanità non cambia molto se si verifica o meno un evento nella vita di una singola persona. Esistono però persone che a livello storico sono più importanti di altre, in quanto una loro decisione può condizionare l'andamento storico di intere nazioni, o addirittura dell'umanità tutta.

Vediamo quindi un esempio tra i tanti: la Cannabis. E qui già immagino qualcuno che dice “Ecco pure drogato ci è diventato!” :D

Fino ai primi decenni del secolo scorso la pianta della Cannabis, o Canapa, veniva utilizzata per molti scopi. Possedendo fibre molto resistenti veniva utilizzata nella produzione di corde, di vele, di abiti (i veri jeans erano fatti di canapa) e molto altro. Ford riuscì addirittura a costruire un'automobile fatta quasi interamente di canapa lavorata opportunamente, con una carrozzeria veramente molto resistente. Dalla canapa si potevano produrre anche carburanti a basso impatto ambientale.

Ma è tra i medicinali che la canapa ha trovato largo consenso in diverse culture del mondo fin dall'antichità, in quanto i fiori e le foglie possiedono sostanze (come il noto THC) che aiutano l'organismo a far fronte a diverse malattie. A dire il vero sono tantissime le malattie per le quali si trova giovamento facendo uso della Cannabis.

Il problema è che c'è stato un bivio, le sliding doors di un certo momento storico, che ha visto da una parte la scelta di incrementare e perfezionare l'utilizzo di questa pianta in tutti gli ambiti possibili e in cui conveniva, dall'altra gli interessi di pochi ma molto potenti uomini, tra cui il noto Rockeferrel (possibile che questo ci sia sempre in mezzo come il prezzemolo?!). Personaggi importanti dell'industria farmaceutica e petrolchimica hanno spinto affinché la canapa venisse vista come negativa, come qualcosa da combattere e demolire prima che i loro interessi fossero compromessi definitivamente, prima negli Stati Uniti di America e poi in tutti i paesi industrializzati.

La canapa avrebbe infatti potuto bandire l'uso del petrolio sia come carburante che come materia prima per la produzione di materie plastiche, grazie alla convenienza ecologica e di resistenza dei prodotti a basa di canapa. L'industria farmaceutica invece era spaventata dall'avvento che un solo medicinale, per giunta non brevettabile, potesse essere utilizzato praticamente per qualunque malattia senza distinzione, e che portasse alla vera guarigione senza nessun effetto collaterale, al contrario di quanto fanno i farmaci.

È curioso tra l'altro che in inglese farmaco si traduca con drug, l'equivalente della traduzione di droga, termine con cui in italiano indichiamo, tra le altre, proprio la Cannabis.

I grandi pregi di questa pianta sono stati offuscati e demoliti, come dicevo, grazie alla cattiva propaganda messa a punto da questi potenti industriali, ma per farlo, visto che la Cannabis era conosciuta per le sue ottime qualità, hanno dovuto affibbiarle un altro nome, quello forse oggi più conosciuto di Marijuana, disegnandola come una droga che se fumata avrebbe avuto gravi impatti sulla salute e quindi sulla società.

In realtà l'unica nocività di una canna è costituito dai fumi molto cancerogeni derivati dalla bruciatura della Cannabis e della carta, cosa che però avviene praticamente per qualsiasi materiale o cibo. È risaputo per esempio che tra i cibi più velenosi vi sono quelli cotti alla brace proprio perché contengono potenti tossine in notevole quantità derivati dalla bruciatura della brace (per dare un'idea, mangiare un chilo di carne alla brace equivale a fumare circa 600 sigarette per la quantità di benzopirene introdotta nell'organismo).

Per uso medico comunque non si dovrebbe certo fumare la canapa, bensì aspirarne i vapori tramite un opportuno strumento simile ad un aerosol.

Concludendo, se questi potenti non avessero avuto la meglio, potremmo dire che oggi grazie alla Cannabis vivremmo in un mondo molto migliore?

Non possiamo dirlo, ma il solo pensarlo sembra veramente paradossale tenendo conto di quanto ci hanno sempre raccontato riguardo a questa miracolosa pianta. :)



fonte video: luogocomune

2 commenti:

  1. Vista da questo punto immagino il nostro mondo come un gioco virtuale che qualche alieno sta facendo. Hai presente quei libri o giochi in cui ogni tua scelta condiziona il corso degli eventi e ti porta in un adirezione completamente diversa?
    Per ora non mi resta che godere dei magnifici lenzuoli di canapa che mia suocera mi regala dal suo baule di corredo. Sono meravigliosi e non si consumano mai...
    Ma se pesco il Venusiano che ha combinato questo pasticcio ... :-)

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  2. Ciao Spiru! Ti capisco mooooolto bene :)
    Sei sicura che fosse un Venusiano? Pensavo fosse un Klingon... :D
    Anche io vorrei spostare alcuni miei bisogni sulla canapa, mi sembra che in Internet si trovi qualcosa...

    RispondiElimina

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